Due anni fa in occasione della rassegna letteraria Barcelona
Negra, Camilleri ha ricevuto il "Premio Pepe Carvalho", il personaggio creato da Manuel Vázquez Montalbán che a sua volta ha dato il nome al
commissario Montalbano. In quell’occasione Camilleri ha raccontato dell’amico
scrittore barcellonese nel suo modo ironico e commovente (video).
Non ho letto tutti e cento i libri di Camilleri ma forse la metà sì.
Sono una sua ammiratrice appassionata da tanti anni e, dopo le prime righe
incomprensibili, da quando tutto è diventato chiaro e musicale, leggere e
rileggere Camilleri è diventata un’ancora di salvezza nei momenti difficili e
in quelli noiosi: quando sono nervosa, quando non riesco a dormire, quando
voglio ridere o commuovermi.
Per aiutarmi nell’apprendimento delle nuove lingue ho
pensato che potesse essere utile leggere cose che già conoscevo perciò ho
cominciato con un’avventura di Montalbano “Una lama di luce” (“Una escletxa de
llum”, trad. Pau Vidal, ed. Labutxaca).
Posso dire che mi fa comunque ridere, il problema è che
parlo il catalano come Catarella: “… hauría de trucar urgentament urgentíssima
al senyor Intintilinsano que ja ha telefonat dos cops! M’ha dit que sobretot no
aneu allà on havíeu d’anar sense telefenar-lo primer a ell que no deixa de ser
el senyor Intintilinsano …”