venerdì 17 marzo 2017

Una cantina e una biblioteca

Il Premio Pritzker per l'architettura 2017 è stato assegnato allo Studio RCR Olot (qui il sito). Per la prima volta il premio, considerato il Nobel per l'architettura, non è stato vinto da un singolo professionista ma da tre architetti (Rafael Aranda, Carme Pigem i Ramon Vilalta) che, partiti dalla provincia catalana, sono riusciti a farsi conoscere attraverso i loro progetti che fondono paesaggi e costruzioni.
Ne ho visti due: una cantina e una biblioteca.


La cantina si trova nella proprietà di un agriturismo (Finca Bell-Lloc, nella foto sopra) nella provincia di Girona ed è molto suggestiva. Si raggiunge l'interno attraverso un lungo percorso che affonda nella terra sotto al vigneto e, di giorno, la luce filtra dalle fessure della struttura in metallo. Al suo interno ci sono spazi dedicati alla degustazione, alle presentazioni, alla vendita.

[Foto da www.doemporda.cat]

La biblioteca invece si trova a Barcellona, è dedicata al poeta Joan Oliver e si trova a Sant Antoni, zona famosa per il bel mercato risalente al 1882 e chiuso per restauro da diversi anni.

Molto ferro e molto vetro, l'edificio sorto dove c'era una fabbrica di caramelle, sta per compiere dieci anni. Si struttura su cinque piani: il sotterraneo per gli uffici, le sale espositive e di incontro, l'emeroteca al piano terra e poi un piano dedicato ai piccoli e altri due agli adulti. Fa parte della rete comunale di biblioteche di pubblica lettura (la xarxa, di cui ho già parlato qui), dove ogni raccolta generale ha anche le proprie peculiarità. In questo caso oltre al fondo "Joan Oliver" la specializzazione è in letteratura gialla e collezionismo. La focalizzazione sul collezionismo è dovuta al mercato di libri usati, carte, poster, figurine, ... che ogni domenica anima il quartiere ed è motivo di grande interesse e attrazione per gli appassionati.
I due piani superiori sono collegati da una grande scalinata, la vetrata in alto si affaccia sul giardino interno occupato da giochi per bambini e da un altro braccio del fabbricato che ospita un centro per anziani (bello e certo non una casualità che li abbiano messi vicini!).






Il progetto che ospita la biblioteca Joan Oliver Sant Antoni ha ricevuto diversi riconoscimenti, l'uso dei materiali e delle trasparenze che si intrecciano all'interno e all'esterno sono di grande impatto: se  siete interessati all'architettura contemporanea di Barcellona vi consiglio senz'altro di andarlo a vedere.

Se invece siete in cerca di un luogo accogliente, luminoso e comodo che inviti allo studio o alla lettura non credo che sia il posto ottimale: pochi posti a sedere e abbastanza scomodi, poca luce nonostante le vetrate e tantissimo colore nero nelle librerie e nei contenitori di libri, neri i tavoli, le sedute, le ringhiere delle scale e nere alcune pareti.

Insomma la sensazione è di un ambiente triste e la tristezza dovrebbe essere bandita, se non dal mondo, almeno dalle biblioteche.

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